Come la matematica alle superiori, come occuparsi di contabilità e spesso a chi piace dedicarsi ai testi, non piace invece perdersi tra i numeri.
Per me combinare tra loro le parole si è rivelata una vera passione sin da bambina quando, come molti di noi, mi trovavo con il diario delle dediche dei compagni sul quale lasciare il mio messaggio. Poi sono arrivati i temi, quelli da sviluppare in classe, assegnati dalla maestra prima e dalla professoressa poi, e quelli da svolgere a casa. Amavo in particolare dar sfogo alla mia fantasia, partire dalle tracce date dalla mia professoressa per scrivere storie, racconti, avventure, magari ambientate in un particolare contesto storico: partivo dalla realtà e mi ritrovavo a fare voli pindarici con la fantasia. In quegli anni ho anche iniziato a scrivere lettere: alla mia amatissima nonna, ai miei genitori, all’amica del cuore e a quella conosciuta in vacanza…lettere piene di affetto, di emozioni, un susseguirsi di parole spontanee che la mia mano dipingeva sul foglio di carta con una naturalezza infinita.
Poi buio. Per un periodo che, a ripensarci ora, mi pare essere stato lunghisismo, non ho più scritto. Ho ricominciato con la maternità, scrivendo lettere alla mia bambina quando ancora era nella pancia…e non ho più smesso.
Ora che ho riscoperto questa passione, questa mia naturale propensione e inclinazione e sono riuscita a farne parte integrante del mio lavoro, mi sento completa ed appagata.
Faccio innanzi tutto palestra con i miei testi. Scrivo per me, per mantenermi in allenamento e per far conoscere il mio stile e ovviamente pr lavorare sul mio personal branding.
Scrivo per i miei clienti, liberi professionisti/freelance che non amano raccontarsi in prima persona, che non hanno tempo per farlo, che davanti a un foglio bianco non trovano le parole.
Scrivo per l’associazione sportiva della quale fa parte mio marito (e anche io seppure in maniera poco attiva), come attività di volontariato, al fine di mantenere aggiornati i loro canali social e cimentarmi in un ambito, quello sportivo, nel quale non ho ancora molta esperienza.
Scrivere non è un’attività fine a se stessa, è per me il pretesto per docuemntarmi e accrescere il mio know how. Si, sono curiosa!
La risposta vera, poco professionale, è: quando mi capita! Già, perchè le idee e i contenuti migliori non si comandano, anzi, il più delle volte si generano da soli nei momenti meno opportuni.
Sotto la doccia, metre cucino o mentre mi dedico alla camminata “a giorni alterni”. Così mi ritrovo a dettare note vocali sul mio iphone per non perdere la creatività del momento, per fissare i punti e i passaggi di un discorso “che fila”. Poi le trascrivo, le rivedo e le rileggo finchè non sono soddisfatta del risultato finale del testo.
Sarò felice di dedicarti del tempo per rispondere ai tuoi dubbi e chiarirti i dettagli di questa opportunità di delega.